

MARCO BRACCONI, “Raccontare non serve a niente” (Castelvecchi, aprile 2025)
Conversa con Chiara Grottoli (redattrice Il Cappuccino delle Cinque)
L’autore
Marco Bracconi è nato a Roma. Giornalista di «Repubblica», fino al 2014 ha curato il blog «Politica Pop». Dopo alcuni anni a «Robinson», inserto culturale del quotidiano, oggi lavora a Milano, dove è responsabile del supplemento sugli eventi della città. Ha scritto la prefazione all’inchiesta di Matteo Pucciarelli L’armata di Grillo (2012) ed è tra gli autori della raccolta di saggi Alfabeto Grillo (2014).
Il libro
Si può davvero raccontare qualcosa senza tradirla? Maurilio ci prova, cercando di tracciare le linee di un passato che continua a sfuggirgli. Mappa il territorio della sua adolescenza, convinto che comprendere significhi dominare, che disegnare i confini serva a proteggerlo. Cresce con la convinzione che esistere sia un gioco di strategia: muoversi senza dare nell’occhio, prevedere le mosse altrui, schivare i pericoli. Ma la vita non segue mai le geometrie previste. E, in un’estate lontana, un paese diventa troppo piccolo per contenere tutto ciò che sta per accadere e un segreto è pronto a riemergere tra le crepe di un’amicizia pericolosa. La vertigine di un desiderio inesplorato, nel confine labile tra vittime e colpevoli, conduce al grand-guignol finale: a chi toccherà la salvezza? Con una lingua tagliente e insieme malinconica, Marco Bracconi costruisce un romanzo che non cerca assoluzioni, ma scava senza sconti laddove il desiderio e la paura sono indissolubili, e ogni gesto, ogni omissione, ogni silenzio restano incisi sulla pelle più della memoria.
In collaborazione con il blog di libri e letteratura Il Cappuccino delle Cinque