
PAOLA BARBATO, “Cuore capovolto” (Neri Pozza)
L’autrice conversa con Antonino Di Gregorio (Consulente editoriale)
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Il libro
Alberto Danini è un’ombra. Agente del Servizio centrale operativo, esperto informatico, si nasconde dietro a uno schermo del dipartimento di Polizia giudiziaria perlustrando i meandri della Rete a caccia di predatori. Si finge un adolescente fragile, ma è una maschera dolorosa da indossare: un adulto che si muove come un serpente in mezzo ai ragazzi, che cambia pelle di continuo. Quel ruolo da esca entra in risonanza con il bambino fragile che anche lui è stato; per questo è il migliore in quello che fa. La sua identità di copertura nasce e muore nel mondo virtuale, mentre i colleghi lottano tutti i giorni nel mondo reale: non importa se i meriti vanno ad altri, ad Alberto rimane la possibilità di elaborare ogni volta l’orrore di cui è stato testimone. Fino al giorno in cui l’agente Danini si imbatte nella vicenda di Leonardo P., tredici anni, caduto in una rete di mostri. O almeno questo è ciò che riferisce alla polizia il padre del ragazzo; questo è ciò su cui si concentrano Alberto e la squadra. Ma in realtà i bambini non c’entrano. Dietro l’app La Rete dei Cuccioli, dal nome innocuo, si nasconde stavolta un nemico diverso, dal volto ugualmente feroce. Mentre l’indagine entra nel vivo, Alberto è costretto a esporsi, a spingersi in prima linea, mosso non da un coraggio che non sente di avere, ma dalla paura. Di non saper difendere ciò che ha di più caro. Di non sapersi fermare in tempo. Di diventare come quelli che ha sempre combattuto. Paola Barbato, come i grandi maestri del genere, immagina mondi di oscurità, li edifica davanti ai nostri occhi, ci invita a entrare. E ci lascia lì, in compagnia di un’angoscia sempre nuova.
L’Autrice
Paola Barbato, classe 1971, è milanese di nascita, bresciana d’adozione, prestata a Verona dove vive con il compagno, tre figlie e due cani. Nel 2009 ha scritto la fiction Nel nome del male per Sky. Scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, sceneggia dal 1999 Dylan Dog per la Sergio Bonelli Editore, oltre a partecipare a diverse altre serie a fumetti. Ha pubblicato per Rizzoli, Bilico (2006), Mani nude (2008, vincitore del Premio Scerbanenco, da cui è stato tratto un film nel 2024), Il filo rosso (2010). Con Edizioni Piemme ha pubblicato Non ti faccio niente (2017), la trilogia Io so chi sei (2018), Zoo (2019) e Vengo a prenderti (2020), quindi L’ultimo ospite (2021), La cattiva strada (2022) e Il dono (2023). Per Il Battello a Vapore, con cui collabora dal 2019, ha già pubblicato con successo gli horror-thriller Il ritornante, Il diario del giorno dopo, Il rifugio segreto e La piega del tempo.
Antonino Di Gregorio
Antonino Di Gregorio è nato a Catania, ha vissuto a Milano, abitato a Verona, Latina e Torino. Una carriera nel mid management della grande distribuzione. Ha condotto programmi radiofonici in emittenti locali. Dal 2009 vive a Pesaro a pochi metri dal mare. Organizza incontri con gli autori, e Storytelling con musicisti. Podcast addicted e insieme a Silvia Milani, podcaster in “Brioches – un podcast di libri”, è uno degli organizzatori di TEDx Pesaro.
Il suo colore e il suo frutto preferito hanno la stessa tinta, l’arancio. Se gli chiedeste: ”Se tu potessi fare solo una cosa al giorno, tutti i giorni, sempre la stessa, cosa faresti?” la sua risposta senza esitare sarebbe: ”Leggerei. Mangiando”.
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