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Eugenio Schiavo / Le poetesse e i poeti salutano la primavera

Eugenio Schiavo / Le poetesse e i poeti salutano la primavera

Quando

Ven 06 Giugno 2025    
18:15 - 19:15

Dove

Passaggi Libri e Caffè
Piazza Sansovino, 3, Fano, PU, 61032, Marche

Tipologia evento

EUGENIO SCHIAVO, “Ottavo repertorio di poesia italiana contemporanea” (Arcipelago Itaca Edizioni)

L’autore conversa col curatore della rassegna Daniele Ricci
Improvvisazione musicale di Alberto Mariotti


Ingresso libero fino a esaurimento posti.


L’autore

Dico di me stesso di essere un ossimoro vivente (“Eugenio” “Schiavo”).
Sono nato a Fano il 7 novembre 1947. Ho vissuto in diverse città: da bambino a Piacenza e Macerata, poi a Fano la maturità classica, quindi ad Urbino la laurea in Farmacia nel 1970 in Farmacia. Assistente a Biochimica in Urbino, poi a Ferrara e a Genova.
L’amore per la lettura, praticata fin dalla tenera età, non mi ha mai abbandonato.
Una volta sposato, ho abitato diversi anni a Taranto, dove ho una figlia.
Da Taranto, ogni tanto andavo a Urbino per la seconda laurea in Scienze Biologiche.
L’amore per Urbino mi tenta (quello per la moglie m’abbandona) e ci ritorno insegnando alla Scuola Media “Montefeltro” Matematica e Scienze. La scuola era a tempo pieno, fu un’esperienza importante, eravamo un gruppo di insegnanti molto affiatati.
Con gli amici d’Urbino Maria Lenti, Gualtiero De Santi e Umberto Piersanti demmo vita al Circolo culturale “Arturo Massolo” con cui organizzammo eventi prestigiosi.
Lo studio della filosofia, che ho continuato dal Liceo, mi portò ad iscrivermi a Filosofia e fu preziosa l’amicizia con diversi professori. Non mi laureo perché mi viene fatta una proposta che non si può rifiutare: divento responsabile a Milano, per una società di consulenza, di tutto il settore della formazione e giro per l’Italia. A quel tempo il mio motto era: “Fatemi fare le cose che non so fare”. Il lavoro era gratificante in tutti i sensi. Purtroppo la società salta e mi ritrovo senza lavoro. Per fortuna avevo dato una caparra per l’acquisto di una libreria e casa editrice a Urbino, che ritorna spesso nella mia vita. Da lì nascono con alcuni studenti il progetto di una bella rivista, Profili letterari, e con una ragazza, molto amata, un figlio.
Intanto cresce la mia abilità in cucina: amo cucinare, mi rilassa e considero la cucina, oltre ad un laboratorio di chimica e fisica, un atto d’amore.
Ritorno ad insegnare fino alla pensione. Poi di nuovo a Fano, muore mio padre e assisto mia madre fino alla sua morte.
Comincio ad organizzare eventi culturali: La Cage Philosophe presso la “MeMo Mediateca Montanari” e, con Merco Florio, costituiamo La stanza della poesia creando “Incursioni poetiche”.
Scrivo poesie, vinco un concorso e alcune sono pubblicate su Ottavo repertorio di poesia italiana contemporanea per Arcipelago Itaca; altre sono sulla rivista on line Filobus66 curata da Merco Ferri. Inoltre pubblico una plaquette, Carta con acquaforte di Giordano Perelli, e recensioni su mostre di amici artisti. Direi d’essere un “curioso flâneur”.
E continuo, continuo…


logo-circolo-bianchini-fanoLe poetesse e i poeti salutano la primavera.
Rassegna di incontri con autori delle Marche e dell’Emilia-Romagna con letture di testi originali

Organizzato e promosso da Circolo Culturale Bianchini.